Può un anello diventare anche un simbolo per la società? Sì, se è quello che è stato trovato e analizzato da un gruppo di archeologi svedesi. In un momento storico in cui intere civiltà si contrappongono o, meglio, sono contrapposte dagli intransigenti, un anello testimonia il legame tra la civiltà vichinga e il mondo musulmano. In realtà il gioiello è stato scoperto un secolo fa a Birka, nel nord della Svezia, e ha almeno un migliaio di anni. Ma ora i ricercatori hanno approfondito le analisi sull’anello d’argento, che è stato rinvenuto alla fine del 1800 in una tomba di una donna vichinga, che risale al IX secolo. Sull’anello si può leggere la scritta «il-la-lah» (Allah) e non è un ametista. È, invece, di materia simile al vetro, a quel tempo un materiale raro prodotto dagli arabi. Conclusione: tra il profondo Nord e il misterioso Sud del Mediterraneo esistevano pacifici rapporti commerciali. Forse migliori di quelli attuali. Federico Graglia
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